paolo donadoni

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"il sistema relazionale degli uomini è imperfetto, e tanto più rivela la sua imperfezione quanto più gli uomini confidano con disinvoltura negli automatismi del meccanismo. ecco perché, a reagire d’istinto, siamo propensi a compiacerci non tanto di chi racconta barzellette, quanto di chi racconta la vita come una barzelletta.
se qualcosa ci può salvare è proprio ciò che ci condanna alla rovente ferocia del giorno dopo giorno, alla accanita tenerezza scolpita nella carne come in una pietra d’ossa: il sentimento che incessantemente cospira nei nostri cuori, istilla l’unica escatologia del presente.
per diritto di nascita siamo dunque votati all’irrazionale; e la fantasia ci è data quale scienza mirabile – seppure inesatta, sconclusionata, anarchica – che può fiorire il seme dell’errore con tutti i colori che covano nella creatività d’ognuno. è dunque in questa primavera che auspico una deriva per l’umanità, o – quanto meno – per me stesso."

[nino dado, avere l'ultima parola
, torino, 1988, p. 11]

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